Il Pd comunale di Capannori attacca Alternativa Civica sulla carbonizzazione

“Non c’è niente di peggiore che avere dei consiglieri comunali che non sanno le cose e parlano a sproposito. Giada Martinelli e Mauro Celli, esponenti di Alternativa Civica in Consiglio a Capannori, hanno infatti perso l’occasione di stare zitti e informarsi bene prima di aprire bocca, soprattutto sul tema dell’impianto di carbonizzazione, visto che tutte le forze di maggioranza e l’amministrazione stanno seguendo con attenzione l’evoluzione del procedimento. E’ di alcuni giorni fa una lettera della Regione, a firma dell’architetto Carla Chiodini, che precisa che prossimamente l’ente regionale subentrerà a tutti i procedimenti provinciali pendenti al primo gennaio 2016, quindi anche alla procedura di assoggettabilità a verifica di impatto ambientale dell’impianto richiesto dalla società Creo per realizzare un impianto nell’area di Salanetti”.
A parlare è la segretaria comunale del Pd di Capannori Lia Miccichè, che non perde occasione per bacchettare gli esponenti dell’opposizione, intervenuti sulla stampa in merito ai passaggi di competenze fra Provincia e Regione.
“Detto che l’ente capofila dal punto di vista tecnico sarà la Regione – continua Miccichè – è ovvio che le forze politiche che rappresentano la maggioranza di governo a Capannori vogliono dire la loro sul tema dell’impianto di carbonizzazione. Perché è un’opera che potrebbe interessare il nostro territorio e per questo noi ci mettiamo bocca. Che sia di competenza o meno, sia chiaro. Perché se gli approfondimenti dovessero dire che si tratta di un impianto inquinante o che produce rifiuti, noi saremo i primi a incatenarci a Salanetti perché non sia realizzato. Da anni abbiamo scelto la linea dei Rifiuti Zero e questa è l’unica linea in tema di rifiuti che può nascere a Capannori. Se invece risulta un’opportunità per il territorio perché opera innovativa e d’avanguardia, allora saremo sempre i primi a mettere i paletti che ci vogliono, a seguire che tutto sia corretto, a fare in modo che sia un’occasione per tutti i cittadini di Capannori. Lo faremo con la serietà e la responsabilità che ci contraddistingue”.
Secondo la segretaria comunale del Pd di Capannori, inoltre, gli esponenti di Alternativa Civica stanno facendo i classici vecchi giochetti della politica su un tema d’interesse per la collettività.
“Il comportamento di Martinelli e Celli mi fa tristezza – conclude Miccichè – perché escono sui giornali e non fanno le dovute osservazioni nei luoghi opportuni. Il cambio di nome del gruppo consiliare ci svela la sua natura, quella della vecchia politica di destra che prende in giro i cittadini. Se davvero avessero voluto fornire un contributo alle valutazioni in corso sull’impianto di carbonizzazione avrebbero potuto presentare entro il 13 febbraio scorso le osservazioni al progetto, inviandole in Provincia. Lo hanno fatto? Ovviamente no. Tutte le forze politiche di maggioranza – Pd, Capannori2020, Moderati e Scelta Popolare – hanno invece presentato osservazioni, perché lavoriamo insieme all’amministrazione Menesini nell’interesse della comunità. In politica contano i fatti. Chi parla e basta dovrebbe avere almeno il buongusto di informarsi un po’ prima di aprire bocca”.

IL PD COMUNALE DI CAPANNORI CANDIDA LA SEGRETARIA LIA MICCICHE’ AL CONSIGLIO REGIONALE

fotoE’ la segretaria comunale del Pd di Capannori, Lia Miccichè, la persona che il partito locale porta all’attenzione della direzione territoriale perché sia candidata per il Consiglio Regionale della Toscana.
A seguito di un’assemblea comunale e della scelta del Pd capannorese di giocare un ruolo determinante nella partita delle elezioni regionali, il partito ha chiesto alla segretaria Miccichè di mettersi in gioco in prima persona, in quanto ritenuta idonea a ricoprire un compito che richiede dinamismo, voglia di innovare e senso di responsabilità verso il territorio e l’intera provincia.
Una scelta che si pone come fortemente d’impatto rispetto al quadro delle candidature ad oggi note, in linea con il nuovo percorso avviato con l’elezione a sindaco di Luca Menesini.
“Il Pd di Capannori – dice la segreteria – alle ultime elezioni amministrative ha ottenuto un risultato importante, raggiungendo il 40 per cento dei voti. Il sindaco Menesini è stato eletto al primo turno con una percentuale netta. E’ evidente che la ricetta del rinnovamento, della forte scommessa di puntare su giovani e donne, è stata condivisa e apprezzata dai cittadini. Una soluzione che il partito vuole proporre anche alle elezioni regionali, dopo che l’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro ha deciso di non essere della partita. Miccichè in questi due anni di guida del partito ha saputo ricucire le fratture interne, creare un senso di squadra e di partito capace di supportare e stimolare l’azione di governo, appassionare numerosi giovani alla buona politica del territorio. Per questo motivo chiediamo a lei di rappresentarci alle prossime elezioni regionali, e chiediamo al Pd territoriale di valutare positivamente l’apporto che Miccichè e il Pd di Capannori possono dare a questa competizione elettorale. Il Pd di Capannori ha avviato un percorso di cambiamento, e questa candidatura vuole esprimere a pieno la direzione che vogliamo prendere. Capannori è un territorio importante e nostro compito è valorizzarlo e farlo partecipare da protagonista alle scelte del comprensorio, della provincia e a livello regionale”.
Lia Miccichè ha 39 anni, è laureata, il suo primo partito è stato il Partito Democratico, e lavora come consulente fundraising per aziende private e del terzo settore.

Silvana Pisani, capogruppo PD: “quando si amministra un territorio bisogna guardare al benessere di tutta la comunita’”

“Avere idee e progetti diversi per un territorio, pensando di farne il bene, è legittimo e necessario, in democrazia. La superficialità e il parlare tanto per parlare quando si ricoprono ruoli istituzionali sono invece caratteristiche preoccupanti che ci auguriamo smettano di essere così fortemente presenti nel gruppo consiliare Insieme si può”.
E’ senza possibilità di fraintendimenti la netta bocciatura che la capogruppo Pd Silvana Pisani dà alla posizione espressa dagli esponenti di Insieme si può sugli assi viari.
Per la capogruppo del Pd, infatti, è incomprensibile che chi amministra Capannori non abbia studiato i risultati emersi con l’inchiesta pubblica e non abbia a cuore il rispetto, la vivibilità e la salvaguardia del suo territorio.
“L’inchiesta pubblica è stata un’operazione di approfondimento e confronto serio – dice Pisani – per la quale ringraziamo la Provincia. All’inchiesta pubblica hanno contribuito esperti, come architetti, urbanisti e pianificatori. Se Insieme si può avesse seguito l’iter oggi saprebbe che il solo asse nord-sud, ovvero il progetto di cui oggi si sta parlando, non risolverebbe la questione della piana né tantomeno del viale Europa. A fronte di un congestionamento stradale a Capannori su via Chelini, dove il traffico passerebbe dai 16.000 ai 35.000 mezzi, viale Europa sarebbe liberato solo del 27 per cento. Questo vuol dire che sparirebbe soltanto un Tir ogni quattro. Riteniamo che i benefici siano irrisori rispetto alle complicazioni che il nostro territorio avrebbe con la sola realizzazione dell’asse nord-sud. Come già detto forte e chiaro dal sindaco Luca Menesini è necessario trovare una soluzione che liberi l’intera Piana. L’amministrazione comunale di Capannori, quindi, è perché siano fatti interventi e anche grandi opere per migliorare la mobilità della Piana, che riteniamo obiettivo prioritario per innalzare la qualità della vita dei cittadini, ma si ritiene che questo progetto, così come presentato oggi, non vada in questa direzione. Capannori non può avere un aumento del traffico del 70 per cento, perché vuol dire spaccare a metà le comunità di Tassignano, Capannori e Paganico. C’è bisogno che la politica dimostri di saper fare sintesi e di progettare nell’interesse dell’intero comprensorio. I tempi possono sembrare stretti, ma per un’opera così impattante è opportuno non soltanto preoccuparsi di farla, ma di farla bene. In città vicine a noi vediamo, anni dopo, i danni di scelte poco attente all’ambiente, al reticolo idrico e al verde. Dobbiamo cogliere la grande opportunità che abbiamo, ma dobbiamo coglierla nel modo giusto, ovvero per migliorare la vita dei cittadini dell’intera Piana di Lucca”